A Roma, giovedi 7 novembre alle ore 19, presso Spazio Visiva (via Assisi 117), Urban Experience interviene a CITTA’ DI mAPP, evento promosso da Open Mind Roma.
A Gambettola, domenica 10 novembre, nell’ambito di Arrivano dal Mare! Festival del teatro di figura, Urban Experience condurrà un walk show, conversazione nomade con radio e smart-phone, coniugando narrazione orale e performing media. In quel contesto verrà attribuito a Carlo Infante la “Sirena d’Oro”, premio ad artisti e personalità che “con il loro lavoro abbiano contribuito a sviluppare e illuminare il Teatro di Figura nel mondo”.
A Roma, alla Sala della Protomoteca (Piazza del Campidoglio), alle 15.45, s’interviene al Forum Public Affairs nella sessione di chiusura (Arte, Cultura e Turismo.#forumpublicaffairs
A Roma, alla Fondazione VOLUME! (via di san francesco di sales 86), in occasione dei 15 anni di attività, il 24,25, 26 e 27 giugno si svolgeranno incontri, dibattiti, video e performance per confrontarsi sul concetto di comunità e progettualità ma, soprattutto, per rinsaldare quel senso di appartenenza artistica e culturale che nasce dalla “necessità”. In quel contesto, il 27 giugno, si svolgerà un radio-walk show per un brainstorming nomade. #urbexp #volume!
A Vicenza, il 29 giugno, alle 20,30, nell’ambito della Festa di Lega Ambiente si conduce il talk sulla bellezza come chiave di lettura per il rilancio civile ed economico dell’Italia coerentemente con la proposta di Legge che avanza Legambiente. #openbellezza
A San Gimignano (Siena) dal 3 al 7 luglio parte la prima edizione di “Orizzonti Verticali – Arti Sceniche in Cantiere”: un ideale viaggio tra diverse generazioni di teatranti, stili e linguaggi. Per cinque giorni dal pomeriggio alla sera nei vari luoghi della città – dalle piazze ai locali, dalle chiese ai vicoli, alle torri – saranno programmati spettacoli, incontri, prove aperte, conversazioni nomadi, performance, video. Urban Experience curerà i walk show-conversazioni nomadi e la tag cloud-“mappa cognitiva” delle generazioni teatrali a confronto. #orizzontiverticali
A San Marino la Summer School, promossa dal dal Dipartimento della Formazione di San Marino e dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, nella settima edizione propone una riflessione sul tema dell’identità, identità negate, identità come espressioni di condizioni di asservimento, di sottrazione e assoggettamento. Sono aperte le iscrizioni all’edizione 2013: scadenza 28 luglio 2013. Per maggiori informazioni: www.unirsm.sm/teatroecittadinanza
A Viterbo Urban Experience e BIC Lazio organizzano, il prossimo 21 giugno dalle ore 11.00, un Experience Lab, un brainstorming esperienziale rivolto alle imprese culturali che a luglio troveranno sede nel nuovo Incubatore ICult di Viterbo. L’Experience Lab verrà aperto al pubblico dalle ore 17.00 per il Walk Show finale (appuntamento presso l’Incubatore ICult di Valle Faul) dal titolo: “La terra che dice. Ascoltando il genius loci etrusco lungo la via Francigena”, evento inserito nel programma del FestivalCollective Project Via Francigena 2013 promosso dall’Associazione Europea delle Vie Francigene e Civita.
A Ripatransone (Ascoli Piceno) il 22 giugno, alle ore 12.30 in una prestigiosa cantina , avrá luogo il secondo appuntamento di APRI BENE LA BOCCA_IL CIBO E’ COMUNICAZIONE. Un progetto di FOODGALLERY NUTRIRSI DI ARTE CULTURA E TERRITORIO, realizzato da associazione culturale Comunanze.net insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, in collaborazione con Slow Food Piceno, CISI, Associazione Cretto, Comune di Ascoli Piceno, Comune di Montedinove, Consorzio Picenos, Consorzio dei produttori olivicoli dell’Italia Centrale SCARL, Galleria Insieme, Urban Experience. Qui trovi delle note sulle azioni già svolte.
A Polverigi (Ancona) torna Inteatro, il tradizionale appuntamento con le arti performative contemporanee: 70 artisti, 13 performance, 2 workshop, 1 evento speciale, proiezioni e dj set per tre giorni densi di incontri fra teatro, danza, performance e arti visive.
A Formello (Roma) Live Performers Meeting il 29 giugno, alle ore 22, presenta i risultati finali della Residenza Artistica tenuta al Palazzo Chigi , nuovo polo culturale della città, oggi sede del Museo dell’Agro Veientano e della Biblioteca comunale multimediale.
A San Gimignano (Siena) dal 3 al 7 luglio parte la prima edizione di “Orizzonti Verticali – Arti Sceniche in Cantiere”: un ideale viaggio tra diverse generazioni di teatranti, stili e linguaggi. Per cinque giorni dal pomeriggio alla sera nei vari luoghi della città – dalle piazze ai locali, dalle chiese ai vicoli, alle torri – saranno programmati spettacoli, incontri, prove aperte, conversazioni nomadi, performance, video. Urban Experience curerà i walk show-conversazioni nomadi e la tag cloud-“mappa cognitiva” delle generazioni teatrali a confronto. #orizzontiverticali
A Macerata, il 4 luglio si interviene nell’ambito del Festival della Soft Economy e si svolgerà un walk show post-pranziale, un brainstorming nomade. Dopo l’intervento dello scorso anno al seminario di Treia, Urban Experience continua la sua collaborazione con Symbola.
A Roma inizierà, a settembre 2013, il primo master italiano di management che valorizza pienamente filosofi e umanisti. La Scuola Superiore di Filosofia in Pratica ha messo a punto un percorso fortemente innovativo indirizzato sia a giovani laureati e professionisti di formazione filosofica o umanistica che desiderano acquisire una competenza manageriale, sia a professional e manager che vogliono ravvivare la propria “sensibilità filosofica” nell’agire quotidiano all’interno delle organizzazioni. Il percorso è fruibile interamente o parzialmente per aree o per moduli ed è a numero chiuso. Termine per le iscrizioni: 1° settembre 2013.
Parlare di cittadinanza educativa significa riconoscere il principio fondante del concetto di educazione: un’azione che comporta il fatto di “tirar fuori”, come rivela l’etimo latino educere. Significa fondamentale esplicitare conoscenza e non solo acquisirla,”mettendo dentro” cognizioni secondo i procedimenti didattici ordinari. Ci piace in tal senso associare l’idea di educazione al principio di cittadinanza attiva, in quanto disponibilità a relazionarsi con gli altri nello spazio pubblico delle città e delle comunità per crescere insieme. Guardandosi intorno, ascoltando le voci dei protagonisti che hanno vissuto nei territori, esplorare le città per vivere un’esperienza di “apprendimento dappertutto”. In questo senso si può intravedere un futuro progressivo dei sistemi educativi che non possono ignorare la necessità di un continuo cambiamento in relazione al mondo che corre. E’ in questo senso (aperto alle dinamiche del cambiamento, a partire dalle complessità multiculturali) che amiamo declinare al plurale questa linea d’attenzione, parlando quindi di #cittadinanzeducative, traducendolo già in un hashtag da rilanciare sui social media. Una parola chiave che contempla al suo interno sia i diversi aspetti del multiculturalismo, a partire dai flussi dei migranti con cui condividere lo spazio pubblico dei nostri territori, sia nel contesto di un turismo da riconfigurare (a partire dai principi esperienziali) per le vocazioni innate dell’Italia, da sempre terra d’attrazione e crocevia di culture. #cittadinanzeducative è una tag che c’invita a rimetterci in cammino, sperimentando, mettendoci in gioco, ridefinendo i rapporti tra società e mercato, tra Società (Big Society?) e Stato.
Quanto è importante imparare a imparare: attivando quella forza motrice dell’apprendimento che comporta un’alimentazione continua dell’attenzione, della curiosità e conseguentemente della selezione. Si, bisogna saper scegliere. E’ qui che scatta il processo virtuoso della conoscenza. Bisogna ritrovare il valore del “guardarsi intorno”, partendo dall’assunto che non s’impara solo su libri o su schermi ma dagli altri e dalle cose che ci circondano. Amiamo definire questo processo “l’apprendimento dappertutto”, approccio di cui si tratta in questa conversazione condotta nell’ambito del progetto EduSkill, con Marco Rossi Doria, già maestro di strada a Napoli negli anni Ottanta, quand’era sottosegretario al Ministero della Pubblica Istruzione. Si parla del guardarsi intorno camminando per le città e anche di considerare il web come nuovo spazio pubblico per l’apprendimento continuo.
Una suggestione forte arriva dal mondo delle api che esprime uno straordinario livello di autoregolazione e di intelligenza connettiva (vedi questo saggio per un libro dell’Università di Urbino introdotto dal grande entomologio Giorgio Celli nell’ambito di questo progetto del 2009 e anche questo video con notazioni). E’ sulla base di questa intelligenza dello sciame esplorante, creativo e produttivo che ora, come Urban Experience, sciamiamo dappertutto con i nostri walkabout, esplicitando questa potenzialità anche in relazione ai contesti di chi si occupa di sistemi educativi (come recentemente a Genova), dove negli anni Novanta abbiamo operato intensamente. Si tratta di format di comunicazione ludico-partecipativa in cui si esplicita una condizione di apprendimento continuo, dappertutto, cogliendo i segni delle città e degli ambienti che percorriamo per restituirli sia nella passeggiata peripatetica sia nelle conversazioni web su twitter: facendo esperienza con “i piedi per terra e la testa nel cloud”.
Forse il punto cardine è proprio qui: nell’interazione tra web e territorio, inventando format di performing media capaci di attivare nuove forme dell’attenzione, della partecipazione e dell’apprendimento.
La progettualità di Urban Experience si basa sulla pratica di performing media (1) che usa smartphone e mappe interattive, esplicitando le potenzialità di storytelling del web integrate con eventi ludico-partecipativi (2) di azione nel territorio, secondo il principio del SoLoMo (Social Local Mobile).
Emblematico in tal senso è stato Teatri della Memoria (3), un progetto che coniuga le memorie orali con i linguaggi multimediali per sollecitare un’ esperienza di esplorazione del territorio di Roma Nord, a Balduina, Monte Mario e Ottavia, svolto nel gennaio 2013. Uno sviluppo della linea di ricerca avviata già nel 2005 ( a Torino, confluita poi nella Mappa Emozionale della Memoria Antifascista) definita Memoria-Reti-Territorio.
Attraverso una mappa web i più giovani (dai bambini delle elementari ai ragazzi dei licei) hanno seguito, in una serie di passeggiate definite walk show, i percorsi narrati dai più anziani (rilevati via smartphone e ascoltabili via radio) promuovendo scambio inter-generazionale per un teatro della memoria che di fatto ha esplicitato il significato preciso di “heritage”, troppo spesso associato esclusivamente al patrimonio dei beni culturali, la traduzione precisa è “eredità”, il valore fondante lo scambio tra generazioni. E’ importante contestualizzare qualsiasi processo culturale ed educativo come scambio tra generazioni, magari condividendo uno sguardo sul territorio, scoprendo (e riscoprendo) insieme i luoghi topici di una comunità, questa modalità d’esplorazione associata alla conversazione errante (grazie ai sistemi radio e gli smartphone) permette così di attuare un ”apprendimento dappertutto”, attivando una forma inedita e coinvolgente di cittadinanza educativa.
I walk show (passeggiate radio e web assistite) hanno così rilevato il genius loci narrato da chi vi ha tracciato esperienza perché sia ascoltato ed esplorato, come nei percorsi, mappati in un geoblog (4) tra le “memorie rurali” dell’Agro Romano a Casal del Marmo o nel parco del’ex-manicomio del S.Maria della Pietà, ascoltando gli “alberi parlanti” (5).
Il geoblogging (inaugurato per le Olimpiadi “Torino 2006”, progettato quando googlemaps non c’era ancora) è un format che ha coniato un concetto: “scrivere storie sulle geografie”. Una pratica che dà ulteriore forma ai flussi urbani al tempo del web 2.0, coniugando politica e poetica delle reti (6), creando mappe esperienziali.
Una soluzione funzionale al geoblogging, in termini d’interaction design, sono i mobtag (detti anche qr-code), particolari codici grafici che trasmettono link attivi agli smartphone.
Uno dei primi utilizzi dei mobtag è stato a Torino nel gennaio 2007, nell’ambito delle Universiadi e in relazione con la Giornata della Memoria, per un happening nomade promosso con Acmos che dall’Università è giunto alla Stazione di Porta Nuova dove era in partenza un treno per Auschwitz con gli studenti delle scuole piemontesi. Lungo il percorso si transitava presso alcuni luoghi dove erano stati vissuti capitoli cruciali della storia dell’antifascismo e in prossimità di questi, attraverso i mobtag si linkava alle pagine web del geoblog Mappa Emozionale dei Luoghi della Memoria Antifascista (7) a Torino.
Quella piattaforma (sviluppata dal PerformingMediaLab che ha sede a Torino in un bene confiscato alle mafie) ha trovato molti altri sviluppi in diversi contesti, tra cui quella delle Microstorie di Corviale (8) che ha visto i bambini delle elementari esplorare quel condominio lungo un chilometro e viene modellizzata nei format formativi degli Experience Lab: il performing media per l’innovazione territoriale, sociale ed educativa (9).
Questo percorso definito l'”apprendimento dappertutto” trova le sue radici sia nella sperimentazione dei linguaggi per l’animazione teatrale negli anni Settanta sia nell’attenzione costante verso le nuove tecnologie per l’apprendimento (con un evento cardine nel 1996 al Salone del Libro), ambiti di cui si tratta qui, un post relativo a un’inchiesta di La Repubblica sull’educazione emotiva.
In questo storify, il diario connettivo che riaggrega tweet, foto e video, è possibile ricostruire almeno un po’ delle esplorazioni urbane (tra passeggiate estreme a Casal del Marmo raccogliendo erbe selvatiche e incursioni in monasteri di clausura) che Urban Experience ha fatto a Roma Nord con il progetto Teatri della Memoria. Qui trovi altri report.
Domenica 14 aprile si approda a Narni, dove nei primi anni Ottanta è nato il videoteatro, primo tratto di ricerca del perfoming media, con una serie di walk show dal titolo Teatri della memoria narnese, in giro (con suggestioni di drammaturgia sonora in radio-cuffia) seguendo il corso delle acque, tra fontane, lavatoi e cisterne romane, fino a vagabondare, nel pomeriggio, per i palchetti del Teatro Comunale, ascoltando voci remote dell’avanguardia teatrale del secolo scorso.
Il giorno dopo, lunedì 15 aprile, a Perugia si partecipa con Stati Generali dell’Innovazione a #umbriadigitale per condurre la twitter tag cloud e intervenire sui temi della Social Innovation. A proposito sull'”ideario” promosso dalla Regione Umbria, si può ancora votare la proposta dell’Experience Lab.
Prima ancora, domani, 11 aprile, a Milano, s’interviene al World Communication Forum sulla SOCIAL LEADERSHIP. Urban Experience è mediapartner. #worldcomforum. E sempre a Milano si segnala Design pubblico in tempo di crisi del Public Design Festival dove Urban Experience ha già lasciato il segno con i suoi walk show.
E’ il passaggio che ha come titolo La crisi della democrazia rappresentativa. Un punto cardine, connesso alla prefazione di Beppe Grillo che coinvolsi allora per via dell’importanza strategica dei meet up, sostanziale infrastruttura partecipativa che, lievitando silenzioso nell’arco degli anni, ha determinato lo “tsunami intelligente” (per usare le parole della prefazione scritta da Grillo nel gennaio 2006. Già allora…).
Internet va considerato come un ambiente in cui i rapporti sociali di cui è intessuta stanno modellando l’ambiente stesso. La Rete non può essere considerata solo come uno strumento di comunicazione. E’ anzi il contesto ideale in cui ridefinire il concetto di comunicazione, superando il conflitto tra oralità e scrittura e creando altre condizioni, come quelle ipertestuali e interattive, basate sulla produzione diretta e non solo sul consumo d’informazione.
E’ qui che è possibile intravedere una via d’uscita allo stallo in cui la società di massa si sta cacciando, iniziando proprio dall’epicentro della sua crisi terminale: il mass-media televisivo ormai insostenibile nella sua chiassosa autoreferenzialità.
Per quanto possa essere malinconico ammetterlo, va detto che i luoghi del dibattito politico sono sempre meno i parlamenti e i partiti. La loro funzione sembra assolta dai salotti televisivi, allestiti come teatrini di una politica ridotta ad un canovaccio di commedia dell’arte di maniera, con le solite maschere.
La partita sembra essere giocata solo dai gruppi editoriali che tendono a spartirsi consensi e profitti tra i diversi media e le loro concessionarie pubblicitarie.
Ma sappiamo che così non può andare avanti a lungo.
Senza essere troppo ottimisti intravediamo la soluzione d’emancipazione da questa palude nell’insorgere di azioni virtuose, che non è così improprio definire lobbistiche (nel senso migliore del termine), attraverso cui prendono forma delle opinioni che nella Rete, con i blog in primo luogo, si fanno sentire. Rompendo lo stallo. Non è solo un atto di principio ma si tratta, come direbbe Manuel Castells, di “ricchezza informazionale”: quella capace di fare da volano allo sviluppo di un sistema economico e sociale innovativo, che creda nel sistema a rete.
C’è una “classe creativa”, come la definisce Richard Florida, che sta lavorando da anni in Internet per rendere possibile un concetto altrimenti astratto come Società della Conoscenza, creando una catena del valore che vede coinvolti cittadini, imprese e attività istituzionali d’ampio respiro.
E’ un dato che sta dimostrando come le classi sociali, centrate sul modello produttivo industriale, stiano svanendo, disintegrandosi nella vaghezza della società terziaria dei servizi e nella frammentarietà dell’individualismo di un lavoro atipico in cui fervono il precariato e una flessibilità senza scrupoli.
Forse non è neanche il caso d’usare il temine “classe”, visto che questa condizione sociale emergente vive nella molteplicità molecolare: le innumerevoli molecole di una società disseminata nell’indeterminatezza professionale, in cui i ruoli non stanno fermi, stampati come una volta nel quadro “molare” della società classista basata sul patto tra capitale e lavoro. I ruoli si rinegoziano, amplificando il valore della sperimentazione sull’asse competenza-conoscenza, nella ricerca di nuove risposte alle necessità di ambientamento sociale.
Si parlerà dei format di performing media per l’urban experience, del come tradurre in forza politica la forma poetica dei nuovi linguaggi di comunicazione ipermediale e della creatività sociale delle reti. Temi di cui si parlò in un libro scritto nel 2005, con la prefazione di Beppe Grillo, molto prima del suo “boom” anche se in quelle righe si parlava già di “tsunami intelligente”.
Con BIC Lazio e Federculture si sta collaborando per una ricerca su Innovazione territoriale, imprese culturali, rigenerazione urbana e resilienza. Un momento cardine di questo percorso è contrassegnato da un Experience Lab che si svolgerà venerdì 15 marzo tra l’incubatore di BIC -Lazio a Bracciano e boschi e solfatara di Manziana. E’ un set chiuso ma chi è interessato chieda info a info@urbanexperience.it .
Un altro Experience Lab è previsto a Narni, un luogo cruciale per la genesi del performing media, è qui che prese piede il videoteatro, nell’ambito del POW-Progetto Opera Video-Videoteatro (poi Scenari dell’Immateriale). Nella città umbra il 17 marzo, si avvierà un cantiere di progettazione per gli happening radio-nomadi da svolgere in occasione di un evento connesso alla Giornata Mondiale del Teatro.
In stretta relazione con questo progetto c’è il seminario di studi che si svolge a Bologna il 24 marzo, promosso dal Centro Studi Nazionale della UILT, in collaborazione con il D.A.M.S. dell’Università di Bologna, su Performing Media. Teatro, nuove tecnologie e smart community.
A Roma, dal 3 al 7 aprile, riparte, con una seconda sessione, Teatri della memoria. Una mappa delle esperienze urbane nel XIX Municipio. Abbiamo scelto come titolo l’hashtag da lanciare su twitter: #memoriaXIX. Più di una decina di walk show e un talk lab che si rivelerà come un’occasione per fare il punto sui diversi cantieri in corso… verranno amici da ogni parte d’Italia. Segui l’evento facebook e aderisci a urban experience per contare su una radio-cuffia! (si rischia overbooking, scrivi a info@urbanexperience.it).
Il concetto di Performing Media nasce da un crossover di teorie e pratiche che partono dall’agit prop rivoluzionario degli anni Settanta, basato sull’uso delle multiproiezioni di diapositive (come quelle progettate per la dinamizzazione culturale in Portogallo nel 1974) alle azioni di urban experience per ascoltare microstorie inscritte nelle geografie delle mappe on line mentre si passeggia esplorando i territori, passando per le sperimentazioni delle avanguardie degli anni Ottanta con il videoteatro e i teatri d’ascolto radiofonici (come quelli prodotti per Audiobox-RAIradiouno).
Un punto cardine di questo percorso è a Torino dove è nato un Performing Media Lab che ha sede, in collaborazione con Libera, in un bene confiscato alle mafie con un’attività costante di mediattivismo.
In quell’ambito s’è elaborata un’esperienza che deriva dai primi blog, realizzati già nel 1997 per la Biennale dei Giovani Artisti e un’attività di ricerca in ambito educativo, come quella , nel 1996, con il “Futuro Digitale” curato nell’ambito del Salone del Libro.
Educazione alla legalità, politiche giovanili, nuovi modelli d’apprendimento sono gli ambiti in cui s’è sviluppata una Social Innovation (quando questo termine non era ancora di auge) particolarmente intesa come creatività sociale delle reti, per declinare questo concetto nella sostanziale interazione tra l’impegno radicato nel territorio e l’innovazione espressa dai nuovi media capaci di tradurre l’interattività in nuova interazione sociale.
Tutto ciò ha preso forma da una serie di iniziative promosse proprio a Torino, a partire dall’esperienza del geoblog per le Olimpiadi Torino 2006 (progettato prima che arrivasse googlemaps) che permetteva di scrivere “storie nelle geografie”, con post geo-referenziati sulle azioni svolte in città (cosa che googlemaps quando è arrivato non permetteva di fare… il sistema api è stato aperto solo alla fine del 2007).
Per la giornata nazionale antimafia del marzo 2006 le decine di post (con foto caricate via mms) taggarono passo passo (indicando strada e numero civico… i gps integrati non esistevano…) il movimento del corteo. Uno dei primi eventi di geomapping, in assoluto, nel mondo.
Nel gennaio 2007 (in occasione della giornata della memoria del 27 gennaio) fu realizzata una mappa emozionale della memoria antifascista a Torino funzionale ad un’azione che dall’Università di Palazzo Nuovo giunse alla Stazione di Porta Nuova dove partiva il treno per Auschwitz, lungo il percorso si leggevano con gli smartphone i mobtag (o qrcode) che rimandavano alle schede informative sui luoghi della memoria (ex ghetto, casa Gobetti,etc) dove era possibile rilasciare commenti. Fu il primo evento di mobtagging, per taggare nel territorio le tracce di memoria (prassi ora in corso con il geoblog di Teatri della Memoria).
Oggi le pratiche di performing media sono all’interno di Urban Experience, un ambito di progettazione culturale per giocare le città attraverso la creatività sociale delle reti: per reinventare spazio pubblico tra web e territorio. L’attività costante si caratterizza per l’invenzione di format ludico-partecipativi associati all’azione crossmediale sul campo, con happening nomadi, a volte definiti walk show (come questi: con i bambini di Corviale e questo, sempre nel Serpentone, a mezzanotte.
Una buona pratica consolidata è quella di esplicitare quei format in un particolare intervento formativo definito Experience Lab.
In alcuni saggi è possibile trovare l’evoluzione di questo percorso di ricerca ai confini tra sperimentazione teatrale e mediattivismo, tra cui da Educare on line(1997, Netbook), Imparare giocando(Bollati Boringhieri, 2000), Edutainment(Coop Italia, 2003), Performing Media. La nuova spettacolarità della comunicazione interattiva e mobile(Novecentolibri, 2004), Performing Media 1.1 Politica e poetica delle reti(Memori, 2006). In quest’ultimo si trova una prefazione di Beppe Grillo, fondamentalmente perché si analizzava il fenomeno dei meet up, i forum che determinarono il successo del suo blog.
tracce del trekking con asini lungo la Via Francigena, dei walk show al Forum PA e di un cortocircuito teatro/vita
Eduskill: forum con Don Pasta e Vandana Shiva
A Castelsardo (Sassari), dal 30 agosto all’1 settembre si svolge Un’IsolaInRete 2012 che si concentrerà sulla definizione di una via italiana verso le culture dell’innovazione, per sviluppare un pensiero condiviso nella rete da un’articolata community di esperti e stakeholder. Un’IsolaInRete 2012 avrà un suo particolare diario “connettivo” basato sulla piattaforma Storify che permette l’aggregazione di notizie dal web, tweet e foto, con particolari riferimenti ad esperienze d’innovazione in Sardegna. Quest’attività, insieme alla Tag Cloud Live che raccoglierà i tweet #Isolainrete pertinenti l’evento, sarà a cura di Urban Experience, partner progettuale di Un’IsolaInRete 2012. Dettagli sull‘evento.
A Roma, il 10 settembre alle ore 19, nell’ambito di Gino on my mind promosso da Sguardi Sonori 2012, Urban Experience cura un Walk Show, che attraverserà i luoghi romani pertinenti il grande artista radicale Gino de Dominicis, da Piazza S.Pantaleo (piazza Navona) al Teatro Colosseo, dove è in programma alle ore 21 un live act musicale. Lungo la passeggiata assistita da radiocuffie e smartphone si ascolteranno degli audioclip che evocheranno le voci e le atmosfere di quel mondo di sperimentazione estrema che ha ispirato il progetto Gino on my mind. I walk show sono passeggiate con performing media: conversazioni itineranti caratterizzate dall’ausilio di smartphone e cuffie collegate ad una radioricevente (whisper radio) che permette di ascoltare le voci dei walking-talking head e repertori audio predisposti. . Dettagli sull’evento.
A Bertinoro (Forlì), dal 21 al 23 settembre, presso il Centro Residenziale Universitario di Bertinoro si svolge l’Open Assembleadell’associazione Stati Generali dell’Innovazione. Tre giorni per discutere dei temi dell’Agenda digitale, ma soprattutto di quale Italia “digitale” vogliamo. Alzando la testa e guardando al medio-lungo periodo. In modo non convenzionale. I tre giorni di dibattito si concluderanno la mattina del 23 settembre con l’Assemblea dei Soci aperta anche ai non iscritti.
A Roma, al Teatro India (dal 5 all’8 settembre) a La Pelanda (dall’11 al 15 settembre) e al Teatro Argentina (22 settembre), torna Short Theatre manifestazione di idee e modalità dedicate alla scena contemporanea, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione generale per lo spettacolo dal vivo; Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù; Regione Lazio; Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico; Teatro di Roma; Zètema Progetto Cultura. Urban Experience è mediapartner.
A Pisa, dal 4 al 7 ottobre, c’è IF-Internet Festival per cui è già partito da qualche giorno un “call” per far parte del Social Media Team.
A Volterra e a Chamois abbiamo seguito dei particolari eventi culturali che hanno dimostrato come si possa fare il meglio con meno. Ecco lo storify (il diario connettivo che aggrega tweet e foto) dell’happening urbano Mercuzio non vuole morire e quello realizzato per Chamoisic, la rassegna di spetrimentazione sonora sulle alpi valdostane.
Su Tiscali alcune opinioni hanno rilanciato quei temi e quelle esperienze.
Nonostante la pioggia che ha impedito a moltissimi di arrivare si è stati in tanti (più di settanta) nella intensa giornata all’ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, ricordando Giovanna Marini e inaugurando il Fondo Scenari dell’Immateriale. In quel Palazzo Mattei (gioiello cinquecentesco del Maderno), dove più di mezzo secolo fa si andava… […]
Per Dreamaturgy Zone |DeMo-Esperienze Immersive di Civiltà Aumentata curata da Retablo a Catania abbiamo rilanciato, in una due giorni sul Performing Media nei quartieri Antico Corso e San Berillo Nuovo, l’azione combinata tra walkabout di Urban Experience e azioni itineranti di Teatro Mobile. Il primo giorno ci siamo mossi esclusivamente nel parco del Liceo Artistico… […]
Ecco di nuovo la newsletter, quella del Mercoledì (uno sì e uno no), pensando a Mercurius, il dio romano (reinventando Hermes, quello greco) della comunicazione. Prima un lungo elenco (parziale) di ciò che si è fatto sul campo, poi quello che si farà. Ci piace più far sapere che promuovere. L’informazione ha una sua densità, può stancare ma… […]
la lingua della violenza un testo scritto x una pubblicazione di Koreja nel 2001, in realzione alal loro messinscena di un testo di Giancarlo De Cataldo
Link da Exibart rimandano a interviste, come quella sul progetto LaundretteSoap…
Rete degli Sguardi Forum attraverso cui si sviluppa la didattica di Performing Media nelle varie Università (e altre agenzie formative) dove è stato istituito questo insegnamento.
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