Sensitive City
La rubrica Urban Experience su La Nuova Ecologia di ottobre 2013
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La rubrica di La Nuova Ecologia
Urban Experience
C’è una strada nella Parma Vecchia, Via Bixio, dove i negozi chiusi stanno indebolendo il tessuto sociale del quartiere “Oltretorrente”. Le vetrine vuote sembrano bocche spalancate che “gridano” nel vuoto. Quei negozi sono stati “schiusi” e quelle vetrine sono state riempite da eventi e installazioni artistiche che hanno ridato vita alla strada grazie al progetto S-Chiusi. Viaggio teatrale nei negozi “chiusi per crisi” promosso da Micro Macro, Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti con gli Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive del Comune di Parma.
L’obiettivo è “riaccendere la memoria su una ferita della città”, un’intenzione in buona parte raccolta nell’ascolto delle diverse autonarrazioni di abitanti, anziani ma anche giovani, commercianti o studenti (delle tante scuole che si affacciano su quella strada). Voci trasmesse via radio, durante un “walk show” che nei pomeriggi gelidi dello scorso dicembre ha attraversato via Bixio in un’esplorazione continua. Gli spettatori-cittadini attivi hanno passeggiato lungo la strada, conversando, ricordando che “l’urbanistica si fa a piedi” (misurandosi con le cose, gli spazi, le relazioni, le prossimità), ascoltando attraverso delle radio-cuffie i frammenti di memoria del quartiere e visitando (quando si riusciva, data la forte affluenza) le varie performance.
Erano tante, ricordiamo All you can wish un temporary shop per “grazie ricevute”, dove cercare santi a cui affidarsi, con “offerte speciali per viaggiatori e zitelle”. O Ricreazione, un negozio pieno di mostri, un vero e proprio bestiario fantastico. O Dag un tai un piccolo viaggio solitario, nel buio, alla riscoperta delle percezioni perdute.
Lo storify, il diario connettivo che riaggrega i tanti tweet e foto dell’evento
Il testo (con link attivi) della rubrica URBAN EXPERIENCE che esce sulla rivista, in edicola, La Nuova Ecologia di dicembre 2013
Non bastava la la crisi dell’editoria per mettere in ginocchio un progetto editoriale integrato ad una distribuzione libraria per i piccoli editori. Nel giugno scorso a Rimini un terribile temporale ha allagato il magazzino di Nda , lasciando nel fango più di 8mila libri con un danno di oltre 120mila euro. Come risposta, creativa e resiliente, è nato un progetto che a settembre ha trasformato il Borgo San Giuliano di Rimini in uno spazio straordinario di resistenza culturale con incontri, concerti, proiezioni, set fotografici, mostre-mercato dei libri sopravvissuti e un walk-show itinerante nel borgo riminese. E’ nato così #insiemefuoridalfango che ha lasciato il segno in quella città, su twitter, in tutto il web e ora in un libro che ha come copertina un’immagine che evoca gli “angeli del fango” che nel 1966 accorsero in aiuto dei beni culturali di Firenze dopo l’alluvione. La casa editrice NdA rilancia questo progetto di resistenza culturale con delle iniziative, in occasione della fiera Più libri più liberi che si svolge a dicembre a Roma. Tra queste ce n’è una che riguarda il rapporto tra letteratura e città, con soluzioni di performing media (radio e smart-phone) in un walk show che attraverserà, il 4 dicembre, il quartiere romano del Pigneto ascoltando le voci di Vincenzo Cerami e Pier Paolo Pasolini, come evoluzione di un happening svolto a settembre in occasione di Festambiente “Mondi Possibili”. Campo base sarà la Biblioteca “Mameli” (via del Pigneto 22) dove si svolgerà un incontro che illustrerà le ragioni di #insiemefuoridalfango.
Il testo (con link attivi) della rubrica URBAN EXPERIENCE che esce sulla rivista, in edicola, La Nuova Ecologia di novembre 2013
Ricordate il film “Le mani sulla città” di Francesco Rosi (e sceneggiato da La Capria e Forcella)? Era il 1963, all’avvento della speculazione edilizia. Ne è passato di tempo e nel frattempo quelle mani hanno sparso palazzi nelle città spogliandole della loro identità e del loro equilibrio. Le città sono state rese nude dal cemento.
Naked city (città nuda) è il titolo del progetto che è stato presentato, a luglio, in una giornata d’incontri all’Ex Cartiera Latina del Parco dell’Appia Antica e recentemente nell’ambito di Roma Smart City promossa da Stati Generali dell’Innovazione. Il progetto Naked City nasce come missione fotografica su Roma e arriva a proporre una piattaforma web georeferenziata che andrà ad armonizzarsi con altri progetti simili in cantiere. Nel seminario di luglio, dal titolo “A carte scoperte. Cartografia critica, mappe di comunità e nuove esperienze partecipative” Naked City Project si è posto come possibile laboratorio creativo di nuovi metodi di archiviazione e narrazione sulla realtà urbana “al fine di contrastare la tendenza alla frammentazione (…) per rafforzare i vincoli sociali attraverso occasioni di condivisione sempre più larga di conoscenze e immaginario”. La loro idea di “città nuda” s’oppone a quella di spogliazione dell’identità urbana per affermare un principio di trasparenza ed emergenza identitaria. “Denudare la città – sostengono – significa portare alla luce le relazioni oggettive e soggettive che ne determinano la trasformazione”. Un concetto che deve molto alle intuizioni lettriste e situazioniste, in particolare a Guy Debord che lanciò la psicogeografia con un testo dal titolo Naked City nel 1958.
Un instant video dell’esplorazione-conversazione nomade nella chiesetta sede del laboratorio di ricerca di Alberto Pichardo che da anni sonda la cattedrale di Viterbo, città dei Papi, alla ricerca delle spoglie del papa Alessandro IV (nascosto per evitare sacrilegi ghibellini). E’ uno dei tanti momenti dell’Experience Lab-brainstorming nomade ( qui uno storify che ricombina tweet e foto e un articolo) svolto a Viterbo con BIC Lazio.
Mercoledì 26 settembre, al Parco Regionale dell’Appia Antica, dalle ore 10,30 alle ore 19, avrà luogo il primo evento pubblico del progetto “Roma Smart City”, promosso da Stati Generali dell’Innovazione con ForumPA, Università La Sapienza – CATTID, AIF Lazio, Nuova Ecologia, ReteCamere, Biennale Spazio Pubblico, Ordine Architetti, Transition Town, Corviale Domani, Urban Experience, UnaCittà. (Se ne parla su La Nuova Ecologia)
GNUletter di metà giugno
in cui si tratta di:
Pubblicato ad agosto su Unitag, l’inserto mensile de L’Unità. E’ la traccia di una densa conversazione con Francesco Antinucci, direttore di ricerca del CNR di cui trovi altri materiali qui.