La rubrica di La Nuova Ecologia
Urban Experience
C’è una strada nella Parma Vecchia, Via Bixio, dove i negozi chiusi stanno indebolendo il tessuto sociale del quartiere “Oltretorrente”. Le vetrine vuote sembrano bocche spalancate che “gridano” nel vuoto. Quei negozi sono stati “schiusi” e quelle vetrine sono state riempite da eventi e installazioni artistiche che hanno ridato vita alla strada grazie al progetto S-Chiusi. Viaggio teatrale nei negozi “chiusi per crisi” promosso da Micro Macro, Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti con gli Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive del Comune di Parma.
L’obiettivo è “riaccendere la memoria su una ferita della città”, un’intenzione in buona parte raccolta nell’ascolto delle diverse autonarrazioni di abitanti, anziani ma anche giovani, commercianti o studenti (delle tante scuole che si affacciano su quella strada). Voci trasmesse via radio, durante un “walk show” che nei pomeriggi gelidi dello scorso dicembre ha attraversato via Bixio in un’esplorazione continua. Gli spettatori-cittadini attivi hanno passeggiato lungo la strada, conversando, ricordando che “l’urbanistica si fa a piedi” (misurandosi con le cose, gli spazi, le relazioni, le prossimità), ascoltando attraverso delle radio-cuffie i frammenti di memoria del quartiere e visitando (quando si riusciva, data la forte affluenza) le varie performance.
Erano tante, ricordiamo All you can wish un temporary shop per “grazie ricevute”, dove cercare santi a cui affidarsi, con “offerte speciali per viaggiatori e zitelle”. O Ricreazione, un negozio pieno di mostri, un vero e proprio bestiario fantastico. O Dag un tai un piccolo viaggio solitario, nel buio, alla riscoperta delle percezioni perdute.
Lo storify, il diario connettivo che riaggrega i tanti tweet e foto dell’evento